Presso Dom Kulture Kakanj-1

Dal 7 al 14 Luglio 2015 abbiamo accompagnato un gruppo di 8 persone in Bosnia per visitare il paese e ripercorrere le tappe più importanti e toccanti  del conflitto nei Balcani. Anche quest’anno abbiamo visitato: Sarajevo, Srebrenica e il Cimitero di Potočari, Doboj e Mostar.

Con Selma Hadzihalilovic

Appena arrivati la prima visita è quella alle famiglie alluvionate. Grazie ad una collaborazione con Topeer, un’associazione locale con sedea Doboj, lo scorso anno ISCOS E.R. e l’associazione Mirni Most di Guastalla (RE) hanno portato aiuti di emergenza alle famiglie colpite dall’alluvione del maggio 2014. Sono stati acquistati beni di prima necessità come cibo, stufe, frigoriferi ed elettrodomestici. Oggi, un anno dopo, siamo tornati a visitare le famiglie che hanno beneficiato degli aiuti, ricevendo in cambio molti sorrisi, calorose strette di mano, un grazie sincero e anche un paio di bottiglie di grappa locale.

Il primo degli otto compagni di viaggio è Aziz Sadid che si presenta in un breve video, in diretta dalla fattoria sociale di Lotos (Zenica), e ci racconta perchè ha deciso di venire in Bosnia con ISCOS E.R. Riuscirà un sindacalista a presentarsi in soli trenta secondi?


Il 9 luglio ha luogo l’incontro alla Bilioteca pubblica di Kakanj, dove ISCOS insieme alla Fondacjia Cure ha avviato un progetto di supporto scolastico per i bambini Rom. La città è infatti sede di una comunità Rom stanziale molto numerosa, che da oltre cent’anni risiede a Kakanj ma i cui membri sono ancora discriminati. Come effetto di questa discriminazione i bambini talvolta sono esclusi dal sistema scolastico, sono ostracizzati dai compagni e quando hanno difficoltà di apprendimento sono lasciati a loro stessi poichè i gentori, spesso analfabeti, non possono aiutarli. Questo progetto ha aiutato alcuni di loro a migliorare le loro capacità di leggere e scrivere, ma soprattutto gli ha dato la possibilità di frequentare la biblioteca del paese, per far sì che si sentano a casa in uno spazio pubblico. Per ringraziarci i bambini hanno cantato per noi, ci hanno detto che cosa vogliono fare da grandi, e siamo finiti persino sulla tv locale!

Lo stesso giorno abbiamo anche avuto il piacere di incontrare Jovan Divjak. Classe 1937, era colonnello quando, nel 1992, decise di lasciare l’esercito Jugoslavo e di aderire a quello Bosniaco per difendere la “sua Bosnia Erzergovina dal l’aggressione Esterna”. Nominato Generale e numero due dello Stato Maggiore Bosniaco durante la guerra del 1992-1995 , ha fondato nel 1994 l’Associazione L’Educazione Costruisce la Bosnia Erzergovina, che aiuta gli orfani di guerra e di cui è Presidente. È stato emozionante ascoltare la storia raccontata dal vivo. Foto di gruppo e selfie non potevano mancare.

Un altro importante compagno di viaggio è Antonio Campanini. Antonio, alla terza missione in Bosnia con Iscos, è ormai un habitué quale compagno di viaggio. Ma a dirla tutta, Antonio é più di tutti un habitué dei viaggi in Bosnia, ci è venuto talmente tante volte che ormai ha perso il conto. Ha iniziato con le missioni umanitarie nel 1992, durante il conflitto, e da allora non ha mai smesso di interessarsi alla situazione nei Balcani. Nel 2007 ha fondato insieme ad altri l’Associazione Mirni Most (un ponte per la pace) di cui oggi è Presidente. L’associazione al momento sostiene un progetto a Mostar e nel futuro intende collaborare con Iscos per creare progetti condivisi ed unire gli sforzi.

L’11 luglio si svolge nel cimitero di Potočari la commemorazione per le vittime del genocidio di Srebrenica. La delegazione di ISCOS si è unita a questa cerimonia per ricordare le vittime, per dimostrare solidarietà al popolo bosniaco e per accompagnare questo paese attraverso un percorso di riconciliazione che ha bisogno del supporto della comunità internazionale.

Importante: chi viene in missione con l’ISCOS sarà messo a fare anche lavori di bassa manovalanza, perchè il Direttore crede nel valore della #gavetta => Foto lavaggio auto

Le new entry di questo viaggio sono Maya e Luana. Maya lavora come psicologa presso il servizio di Neuropsichiatria infantile e dell’adolescenza di Reggio Emilia ed ha deciso di venire in Bosnia dopo essere già stata in Perù con un viaggio di turismo responsabile organizzato da ISCOS. Perchè in Bosnia? Perché le piace viaggiare, conoscere e capire culture diverse e perchè dopo il Perù ha visto quanta passione Andrea mette nel suo lavoro. Luana è un’amica di Maya e lavora come medico specializzato in tossicologia al Ser.T di Reggio Emilia. Ha deciso di venire in Bosnia con ISCOS perché questo paese la affascinava, vista la sua passione per i paesi dell’Est Europa, e per conoscere meglio una realtà sociale che con un viaggio di turismo responsabile si ha l’occasione di vedere un po’ più da vicino.

Dopo l’ultimo saluto a Mostar ci si prepara per il viaggio di ritorno ed il rientro in ufficio. Al prossimo viaggio!