Storie che escono dall'ombra.
Kivuli Film è un progetto di Iscos Emilia-Romagna che nasce con l'obiettivo di raccontare storie di persone che abbiamo incontrato nei nostri viaggi e grazie ai nostri progetti di cooperazione internazionale.
Kivuli è una parola che deriva dalla lingua Swahili e significa ombra, fantasma.
I nostri film e documentari raccontano storie di coraggio, di forza e di quotidianità. Ogni storia è complessa, a volte contraddittoria, fatta di verità manifeste e di verità nascoste.
Le nostre produzioni puntano i riflettori sui dettagli in ombra, su quella parte di storia che non viene raccontata perché scomoda o compromettente.
Con Kivulifilm vogliamo fare inchiesta, raccontare storie, informare, emozionare. E’ uno spazio nato per riflettere insieme sulle disuguaglianze, la violazione dei diritti umani e associativi, sulla tutela del lavoro dignitoso in ogni paese del mondo e sui nostri stili di vita e di consumo.
Come nascono i nostri progetti
I progetti documentaristici presentati in questo sito nascono grazie alla cooperazione di lungo periodo che Iscos ER porta avanti nei paesi in cui è attivo. Questo tipo di approccio permette di testimoniare i cambiamenti in atto in questi paesi che sono spesso molto rapidi e difficilmente osservabili se non da vicino e attraverso gli occhi di chi li vive. L’obiettivo di queste produzioni è quello di condividere e rendere partecipe un pubblico più vasto delle esperienze derivanti dal lavoro sul campo portato avanti dallo staff di Iscos ER e di quello che succede in zone del mondo troppo spesso lasciate in ombra dando voce a chi non ce l’ha.
Chi è Iscos
ISCOS Emilia-Romagna ETS nasce nel 1990 su iniziativa e stimolo di Enrico Giusti, sindacalista della CISL scomparso nell’ottobre del 2007.
La cooperazione internazionale che ISCOS ER costruisce si fonda su una relazione di reciprocità e di interscambio promuovendo un rapporto tra comunità che impone la messa in discussione di convinzioni, stili di vita e modelli di sviluppo.
ISCOS ER fa parte di un network nazionale con diverse sedi regionali in Italia promosse dalla CISL.
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Principali attività
Iscos ER è presente in diverse aree del mondo, in particolar modo in Africa, America Latina e Europa dell’est. In ogni paese i progetti si concentrano sulle necessità specifiche delle comunità locali più svantaggiate agendo sulla tutela dei diritti umani e del lavoro.
Progetto “FARMING RIGHTS – COLTIVARE I DIRITTI:
promuovere i diritti dei lavoratori etiopi nel settore floricoltura”
Iscos ER vede una presenza di lungo periodo in Etiopia. Da tre anni ha instaurato una stretta collaborazione con il sindacato locale CETU. Grazie a questa collaborazione é nato il progetto sulla tutela dei diritti dei lavoratori nel settore della floricoltura, che in seguito ha ispirato la creazione del documentario “Biancofiorenero“. La presenza di serre per la floricoltura è molto estesa in Etiopia. Nei dintorni della capitale Addis Abeba ci sono centinaia di capannoni con migliaia di lavoratori, di cui circa l’80% sono donne. In queste aree, il 40% della popolazione vive al di sotto della soglia di povertà, la mortalità infantile è del 10,6 % e solo il 40% della popolazione ha accesso all’acqua potabile. Il mancato rispetto di norme igienico-sanitarie e di regole sindacali è un problema che riguarda la maggior parte delle lavoratrici all’interno delle serre. Queste donne, spesso anche molto giovani, a causa dell’abuso di pesticidi soffrono di malattie oculari e hanno problemi di fertilità. Il progetto cerca di intervenire in favore di queste lavoratrici, in particolare nelle aree di Debre Zeyt, Ziway, Koka, Sebeta e Alem Gena, organizzando corsi di formazione sindacale sull’importanza della sicurezza e della tutela della salute e cercando di renderle maggiormente coscienti dei propri diritti in modo da essere in grado di negoziare con le grandi compagnie multinazionali che gestiscono il lavoro nelle serre.
Progetto“Rafforzare il sindacato per la promozione dei diritti dei lavoratori” (Tete)
La regione di Tete è una delle maggiori riserve carbonifere al mondo ancora inviolate, per questo motivo è stata presa di mira dalle multinazionali straniere che hanno costretto gli abitanti locali a lasciare i propri villaggi per dare spazio alle miniere a cielo aperto. Il progetto di Iscos ER vuole migliorare le condizioni di vita, salute e sicurezza dei lavoratori e degli abitanti di questa regione. Per proteggere gli operatori impiegati nell’attività estrattiva e gli abitanti locali è stato svolto uno studio di impatto ambientale, divulgato attraverso emissioni radiofoniche e televisive. Allo stesso tempo si è cercato di rafforzare i sindacati locali organizzando corsi di formazione su tecniche di negoziazione e mediazione con le imprese e sulla tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Le Istituzioni governative a livello provinciale con particolare riferimento alla direzione provinciale del Ministero del Lavoro di Tete sono state coinvolte nel progetto fin dalla fase di redazione e si sono impegnate a divulgarne i risultati e a monitorare l’andamento delle attività in stretta collaborazione con i sindacati e con lo staff di Iscos ER. Durante una missione di monitoraggio, lavoratori e abitanti dei villaggi della zona si sono offerti di rilasciare alcune interviste e testimonianze dalle quali è nato il documentario “Il tesoro sotto i piedi”.
Progetto “Crescere per contare”(Zambezia)
La Zambezia è una delle regioni più povere e al tempo stesso più popolose del Mozambico. In questa zona il tasso di malnutrizione è superiore alla media nazionale del 15%, l’accesso all’acqua e ai servizi sanitari non è garantito per la maggior parte della popolazione e la speranza di vita alla nascita è minore della media del paese e corrisponde a 35 anni circa. Il progetto di Iscos ER ha come obiettivo la promozione dello sviluppo economico della regione, in particolar modo attraverso lo sviluppo di nuove forme di imprenditorialità femminile. I distretti maggiormente toccati sono quelli di: Mopeia, Morrumbala, Namacurra e Nicoadala oltre al municipio di Quelimane, capoluogo della regione.
Dall’attività in questa regione sono nati due dei documentari prodotti da Iscos ER “Mulheres” e “Na Machamba”.
Progetto “Apurimac Alpaca”
Il progetto “Apurimac Alpaca” si occupa della tutela e della promozione delle attività degli alpaqueros che vivono in questa regione. L’allevamento di alpaca e di lama, rappresenta infatti, l’unica attività economica praticabile in questa queste zone che si trovano per la maggior parte al di sopra dei 3.800 metri (le province maggiormente interessate dal progetto sono quelle di Antabamba e Aymaraes). Iscos ER con l’aiuto di sindacalisti locali ha contribuito alla creazione di due imprese autogestite dagli stessi allevatori che cercano di migliorare l’efficienza nella produttività e nella commercializzazione della fibra di alpaca e dei prodotti della pastorizia. Nell’aprile del 2010 è stata realizzata la prima esperienza di raccolta e vendita della fibra di alpaca da parte di una delle due cooperative “Corazòn andino”. La raccolta ha avuto interessanti risultati e sono state vendute circa 7.200 libbre (3.600 kg) a 33.000 soles (pari a 7.900 euro). Il ricavato è stato distribuito ai 61 soci della cooperativa che hanno capito che vendendo la fibra direttamente ad Arequipa, saltando le intermediazioni commerciali locali, si riesce ad ottenere un prezzo più vantaggioso.
“En cima de los 4000” racconta di questa esperienza e più in generale della vita di questa comunità ancora legata ad un’attività antica quale l’allevamento dei lama e dell’alpaca.
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Il Brasile è stato il primo paese in cui Iscos ER ha cominciato la propria attività. Data la presenza di lungo periodo i progetti in corso in Brasile sono tutti ben consolidati. I progetti attivi in Brasile sono: in Amazzonia il progetto “Bem-viver: per lo sviluppo agricolo e sociale delle comunità indigene e rivierasche dell’Alto Solimoes”, a San Paolo il progetto in collaborazione con
l’associazione Nova Esperança sull’intercambio di culture e sapori che mette a disposizione una mensa comunitaria per gli abitanti della ex-favela, a Belo Horizonte un progetto che sostiene una cooperativa di donne che si occupa del riciclaggio dei rifiuti, a Salvador de Bahia Iscos ER organizza con l’Istituto dos Cegos de Bahia dei laboratori musicali per ragazzi ciechi e per ultimo a Recife il “Progetto Ramà” che si occupa di fornire accoglienza a minori abbandonati e aiutare giovani e donne nell’inserimento lavorativo.
Percorsi di integrazione e cooperazione educativa a Zitomir: alunni con disabilità scolarizzati. Approcci culturali, questioni educative e prospettive incluse
Il progetto ha l’obiettivo di realizzare una ricerca di sfondo sulla realtà della scolarizzazione degli alunni disabili in Ucraina. Prevede l’organizzazione di attività di sensibilizzazione e formazione sulle pratiche di integrazione scolastica rivolte al corpo degli insegnanti (curricolari) e non solo. A questo proposito vengono organizzati seminari sull’inclusione sociale e scolastica aperti anche alle famiglie degli alunni disabili.
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Progetto “Lotos”
LOTOS è un’associazione di psicologhe ed educatrici volontarie che lavorano per l’inclusione sociale e familiare di bambini e adolescenti con disturbi mentali e disagio sociale nella città di Zenica. Realizzano attività terapeutiche con bambini e genitori, laboratori di musica e gioco, organizzano seminari per i genitori sulle problematiche parentali. In febbraio 2008 due psicologhe di LOTOS hanno trascorso due settimane a Bologna visitando servizi e strutture socio-educative e incontrando esperti e operatori.
Gruppo di lavoro
Andrea Cortesi
CoordinamentoEntra in Iscos Emilia-Romagna nel 2001 come obiettore di coscienza, dopo il servizio civile parte con un'altra ong di Bologna per il Perù dove lavora per 3 anni in progetti di sicurezza alimentare e di emergenza. Rientrato in Italia torna in Iscos come collaboratore part-time. Dopo la scomparsa di Enrico Giusti nel 2007 assume un impegno a tempo pieno, dal 2010 viene nominato direttore. E' laureato in Filosofia e in Geografia e processi territoriali con una tesi sull'economia familiare degli allevatori di alpaca del Perù.
Sarah Alessandroni
CoordinamentoSi laurea in Filosofia presso la Sapienza di Roma nel 2003 e nel 2004 parte per il Brasile dove resterà per un anno affiancando come servizio civilista la Compagnia Luar de Dança nella realizzazione di laboratori di danza classica nella Baixada Fluminense (periferia di Rio de Janeiro). Nel 2006 parte per il Libano dove rimane un anno e mezzo seguendo progetti di emergenza e ricostruzione dopo il conflitto Israelo-Libanese. Seguono altri due anni e mezzo di viaggi in Africa tra Angola e Mozambico per la gestione di progetti di cooperazione internazionale. A partire dal 2010 inizia la propria collaborazione con IscosEmilia Romagna dove attualmente si occupa di progettazione e coordinamento attività insieme ad Andrea Cortesi.
Elisa Bucchi / Nicola Bogo
AutoriProduzioniYPico è un team di produzione video formato da Elisa Bucchi e Nicola Bogo.
Realizza documentari incentrati sulle tematiche sociali, i diritti umani e sul rapporto tra culture raccontando storie in cui i protagonisti restano persone, senza trasformarsi in personaggi.
L'obiettivo è coinvolgere, emozionare, lasciando che, proprio attraverso la storia, sia il pubblico a formarsi un’opinione.
Marcella Menozzi
AutriceMarcella Menozzi lavora come videoreporter, fotografa e compositrice musicale realizzando documentari aziendali e nel campo del sociale. Ha collaborato con il programma “Report” (Rai 3) di Milena Gabanelli e da qualche anno ha aperto la società b4light con Gisella Bianchi. Esercita la professione di musicista con nomi come Biagio Antonacci, Massimo Ranieri e attualmente fa parte del progetto di cantautorato La Metralli (lametralli.com) vincitori del Premio Ciampi 2012.
Gisella Bianchi
AutriceGisella Bianchi è videomaker da 17 anni. Nasce come documentarista nell'ambito del sociale. Dei vari lavori che produce è autore, regista, operatore e montatore. Ha realizzato documentari con diverse organizzazioni non governative italiane ed estere, Rai e Sky. Da diversi anni collabora come videomaker con il programma “Report” (Rai 3) di Milena Gabanelli.
Ha conseguito Titoli di Studi all’Accademia di Belle Arti e Laurea Magistrale in Cinema, TV e Produzioni Multimediali.